giovedì 22 luglio 2010

In piazza per i Parchi Nazionali

Il popolo dei parchi scende in piazza il 23 luglio 2010, dalle ore 12.00, per manifestare contro la manovra del Governo, già approvata in Senato, che, tra l'altro, prevede il dimezzamento dei finanziamenti alle Aree potette nazionali.
Una scure che si abbatte sul sistema già fragile dei Parchi, causandone la totale paralisi o la chiusura della metà di essi. Un gravissimo colpo alla natura e al turismo d'Italia: fauna, paesaggio, fiumi, boschi e coste negli ultimi paradisi naturali (si pensi a Gran Paradiso, Stelvio, Dolomiti Bellunesi, Arcipelago Toscano, Sibillini, Gran Sasso, Abruzzo, Circeo, Cilento, Gargano e molti altri) saranno di nuovo oggetto di speculazione e sfruttamento indiscriminato. Saranno cancellate anche le politiche ambientali richieste dall'Unione Europea. E ciò, proprio nell'Anno Internazionale della Biodiversità, la cui Strategia Nazionale riconosce il ruolo strategico dei parchi e la necessità di rafforzarli.
Tutte le Aree Protette Nazionali, pari a circa il 10% del territorio nazionale, costano oggi appena un caffè all'anno per ogni italiano. Ma per il Governo, evidentemente, l'ambiente, la biodiversità e lo sviluppo sostenibile, temi strategici a livello mondiale, non valgono neppure questo caffè!
Per il 23 luglio le associazioni che rappresentano il mondo dei parchi (direttori, dipendenti, guide, guardia parco, educatori ambientali) e quelle ambientaliste hanno organizzato un sit-in al Ministero dell'Ambiente, per dire NO a un taglio irrazionale e indegno di un paese civile, una grave violazione di diritti costituzionali, comunitari e internazionali; Perché è ora di dire per dire basta ai continui attacchi che indeboliscono e screditano istituzioni necessarie e strategiche quali i Parchi.

Lo scrigno dei tesori naturali d'Italia, che i Parchi non sono più in grado di custodire per le future generazioni, verrà simbolicamente riconsegnata al Ministro Prestigiacomo,
chiedendo:
1) che vi sia un effettivo e definitivo (e non solo sulla carta) riconoscimento delle Aree protette quali strumenti fondamentali e irrinunciabili nelle politiche ambientali,
2) che le Aree protette nazionali vengano escluse dal dimezzamento dei contributi ordinari previsto dall'art. 7 comma 24 della manovra economica (D.L. 78/20010) e vengano messi nella condizione di operare per il raggiungimento degli obiettivi strategici e nazionali e comunitari.
Possono e sono invitati a partecipare tutti, per la difesa dell'Ambiente e dei Parchi.

Una delegazione dei manifestanti si recherà anche alla Fontana di Trevi, luogo simbolo della capitale.
394 Associazione nazionale personale aree protette
Aidap
Unione dei parchi e della natura

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